L’AMICIZIA. “SCALETTA” PER UN SAGGIO BREVE

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  • TESI

L’uomo è un “animale sociale” (Aristotele), cioè ha bisogno di qualcuno da ammirare e con cui condividere emozioni, idee, bisogni, episodi di vita belli o brutti.

  • ARGOMENTAZIONE (1)

Nel De amicitia Cicerone afferma che “la vita non è vita senza amicizia” e che “la natura non ama affatto l’isolamento”: effettivamente vivere senza amici è contro natura, in quanto la comunicazione è fondamentale tra esseri umani e non c’è gusto a ottenere successi e a vivere esperienze straordinarie se poi non le possiamo condividere con nessuno. L’isolamento è segno di disagio, di incapacità a relazionarsi con gli altri.

  • ARGOMENTAZIONE (2)

Ogni essere umano, dunque, aspira alla vera amicizia, addirittura i bambini a volte s’inventano un “amico immaginario” al quale affidare i propri segreti. Ovviamente, crescendo, soprattutto nel periodo dell’adolescenza, diventa una priorità trovare un amico vero. A volte i giovani si affidano ai social per trovare nuovi amici, ma i rischi della rete sono tanti, e le delusioni sono dietro l’angolo. Meglio cercare amici non “virtuali” ma “in carne ed ossa” con i quali poter condividere idee, pensieri e sentimenti. Per i ragazzi è importante far parte di un gruppo, “fare squadra” con i coetanei e allora torna alla mente il celebre verso di Dante “Guido, i vorrei che tu e Lapo ed io…” nel quale il poeta si rivolge affettuosamente ai carissimi amici stilnovisti con i quali vorrebbe metaforicamente fuggir via, senza impedimenti, per poter liberamente “ragionare d’amore”.

  • ARGOMENTAZIONE (3)

Non è facile trovare la vera amicizia, spesso si hanno delusioni. Può accadere che la persona che riteniamo amica, possa tradire i nostri sentimenti e possa quindi ferirci profondamente. Non per questo, però, si deve smettere di credere in questo sentimento. Alla base dell’amicizia devono esserci stima e ammirazione. Ne L’amico ritrovato di Uhlmann, il protagonista non ha dubbi sul fatto che Konradin sarebbe diventato suo amico, in quanto il ragazzo sembrava rispondere pienamente alla sua “idea romantica” di amicizia, fatta “di fiducia, di lealtà e di abnegazione”. Ma anche nel romanzo la Luna e i falò di Pavese l’amicizia tra il protagonista e Nuto nasce dal sentimento di ammirazione per quest’ultimo che, essendo di tre anni più grande, “sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l’occhio alle donne”.

  • ARGOMENTAZIONE (4)

Tuttavia, il senso profondo dell’amicizia, è forse un altro. Un amico infatti non è semplicemente un compagno di giochi o di avventure emozionanti o una sorta di “eroe” da ammirare, come è stato detto fin qui, ma è qualcosa di più: un amico è soprattutto un “porto sicuro” dove trovare assistenza e rifugio nei momenti brutti o dal quale ricevere anche solo una parola di conforto. Raccontare agli amici episodi dolorosi della nostra esistenza può darci sicuramente sollievo (come nel caso dell’incontro tra Renzo e il suo amico nel cap. XXXIII dei Promessi Sposi di Manzoni), così come è un dovere assoluto assistere un amico malato o in difficoltà, proprio come fa Rosso Malpelo di Verga con l’amico Ranocchio: “se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto”.

  • CONCLUSIONE

Alla luce di quanto detto sin qui, appare evidente che una vita senza amici è una vita a metà, una vita mutilata…ma non dimentichiamo mai che l’amicizia è soprattutto scambio, generosità: ricevere, ma soprattutto dare, con generosità.

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